Cervo è Poesia
CERVO | 04 Giugno
Cervo è poesia
Scegli una sera d’estate, accendi la luna e le stelle e vieni nella Piazza dei Corallini, a Cervo, per una serata magica, quella di Cervo è poesia, dedicata, per la prima volta, a due grandissimi poeti del Novecento: Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale.
Sabato 4 giugno, alle 21:30, il giornalista e scrittore Antonio Caprarica racconterà di un grande amore, quello che unì Giuseppe Ungaretti a Bruna Bianco in Brasile. Il Poeta scrisse per lei 400 lettere d’amore, raccolte ora in un libro, Lettere a Bruna, pubblicato da Mondadori, che ripercorre le tappe di un amore segreto, non convenzionale, travolgente che tiene, fino alla fine, con il fiato sospeso.
Cervo è poesia: l’ultima poesia d’amore di Ungaretti a Bruna Bianco diventa canzone con Fabio Tessiore
Bruna Bianco, in esclusiva, sarà presente alla serata di Cervo è poesia insieme al compositore e musicista Fabio Tessiore, che ha trasformato in canzone l’ultima poesia d’amore dedicata da Giuseppe Ungaretti alla sua amata, poi pubblicata con il titolo Soliloquio. Per volontà di Ungaretti questa poesia è finalmente diventata musica e per la prima volta a Cervo sarà possibile ascoltarla. Una melodia che riporterà il pubblico alle atmosfere sudamericane e al magico incontro del poeta con Bruna Bianco a San Paolo, in Brasile.
Cervo è poesia: cent’anni di “Ossi di Seppia” di Eugenio Montale raccontati da Stefano Petrocchi
Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, ha curato la collezione edita dal Sole 24 Ore ,I capolavori del Premio Strega e ha pubblicato nel 2014 il romanzo La Polveriera dedicato al Premio Strega e ai suoi protagonisti. Petrocchi è profondo conoscitore e amante di poesia, ha scritto saggi su Pier Paolo Pasolini e Sandro Penna. Laureato in lettere con la tesi Lettura intertestuale di Montale, a Cervo è poesia racconterà grande poeta Eugenio Montale, dei suoi fantasmi e dei suoi indimenticabili paesaggi liguri. Sarà un intervento particolarmente significativo: proprio in questo anno, nel 2022, ricorrono infatti i cento anni dalla pubblicazione in rivista delle prime poesie di Montale poi confluite in Ossi di Seppia.